LA INAZIONE (LEGALE, TRANSATTIVA, OPERATIVA) - SPESSO DA NOI CONONSIGLIATA - QUALI SONO I MOTIVI![]() da Consulente io spesso consiglio di non fare alcuna azione ai miei associati, per evitare insuccessi dolorosi. Questo approccio può essere molto saggio, soprattutto in contesti in cui: * L’azione è dettata dall’impulso, non da una strategia * Il rischio è elevato e il ritorno incerto * Il contesto è troppo instabile per valutazioni solide Consigliare l’inazione non è passività: può essere una scelta attiva e deliberata. Un buon consulente sa quando è meglio non muoversi piuttosto che fare un passo falso. Tuttavia, può essere utile considerare due cose: 1) Spiegare bene il "perché" dell'inazione Chi si rivolge a noi cerca spesso direzione. Dire “non fare nulla” senza un ragionamento chiaro può sembrare mancanza di guida (perciò Vi motiviamo sempre la nostra decisione). Cerchiamo poi sempre di motivare il consiglio con analisi, tempistiche o considerazioni strategiche - Diamo comunque un orizzonte Anche se la scelta è attendere, in molti casi proponiamo una "vigilanza attiva": monitorare segnali, approfondire competenze, prepararsi al momento giusto. L’inazione può essere parte di un percorso più ampio |