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Bonus padri separati 2022, firmato il decreto: chi ne ha diritto e cosa prevede

La misura prevede fino a 800 euro al mese per un anno per il genitore che non riesce a pagare gli alimenti ai figli  - PADRE E FIGLI

Il bonus per i papà separati, che a causa di un calo dei redditi legato alla pandemia hanno avuto difficoltà a pagare l'assegno di mantenimento ai propri figli, diventa realtà.

 Il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ha firmato il decreto che dà il via libera alla misura dopo una serie di correttivi e limature. "Il Bonus per i padri separati è una misura che ha avuto un lungo iter perché nella formulazione con cui la Lega l'aveva presentata era di fatto inapplicabile - ha detto il ministro Bonetti - 

Era buona in gran parte degli intenti, ma è stato necessario modificarla per renderla applicabile e equa verso tutti i figli di coppie separate. In questo modo riusciamo a erogare queste risorse necessarie ai ragazzi

Il bonus, infatti, era presente nel decreto Sostegni approvato nel maggio del 2021, ma fu ritenuto "inapplicabile" dai tecnici.

COSA PREVEDE

Il bonus per i padri separati prevede un assegno dal valore massimo di 800 euro al mese per un anno (per un totale di 9.600 euro) erogato ai genitori che non riescono a pagare l’assegno di mantenimento ai figli a causa di una contrazione degli introiti legata alla pandemia da Covid 19. Il decreto attuativo è ormai pronto e sono stati stanziati 10 milioni di euro. 

CHI PUO' RICHIEDERLO

Secondo l'attuale formulazione della misura, gli 800 euro mensili andranno al genitore "che deve provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza del genitore".

 LE COPPPIE DI FATTO

Inoltre la formulazione originaria del testo si riferiva solo a genitori separati o divorziati, escludendo così le coppie di fatto che invece vengono ricomprese. 

Altro nodo che è stato sciolto nell'ultima versione del testo, quello relativo al rischio che il genitore trattenersse per sé il denaro senza farlo arrivare ai figli per l’assegno di mantenimento.

I REQUISITI

Il reddito di chi richiede il bonus, come si legge nel testo, deve essere inferiore o uguale a 8.174 euro nell’anno in cui viene presentata la domanda. Ha diritto a riceverlo il padre tenuto a pagare gli alimenti e che si è visto ridotta o sospesa la propria attività lavorativa a decorrere dall'8 marzo 2020, per una durata minima di novanta giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30 per cento rispetto a quello percepito nel 2019. 

ESCLUSI

Restano però esclusi tutti coloro che hanno ricevuto, anche solo parzialmente, l’assegno di mantenimento nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022.

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