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ASSEGNO ALIMENTARE: cosa è, a chi spetta, chi sono gli obbligati.

L’assegno alimentare, comunemente definito con l’espressione "GLI ALIMENTI", è un sostegno economico fornito ai familiari più stretti qualora si trovino in un REALE  stato di bisogno fisico o economico. Questo stato di bisogno deve essere effettivo tale da non permettere al familiare di provvedere al proprio sostentamento. Viene spesso confuso con l’assegno familiare o il mantenimento.

LE TIPOLOGIE DI ASSEGNO

Quando si parla di alimenti, spesso ci si ritrova a confondere concetti molto diversi fra loro. Innanzitutto, va precisato che esistono tre tipologie di assegno:

assegno di mantenimento (al coniuge più debole);
assegno divorzile (al coniuge debole in caso di divorzio);
assegno alimentare.

LA MISURA DEGLI ALIMENTI

Gli alimenti possono essere chiesti solo da chi versa in istato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento. Essi devono essere assegnati in proporzione del bisogno di chi li domanda e delle condizioni economiche di chi deve somministrarli. Non devono tuttavia superare quanto sia necessario per la vita dell'alimentando, avuto però riguardo alla sua posizione sociale.

LE PERSONE OBBLIGATE

All'obbligo di prestare gli alimenti sono tenuti, nell'ordine:

*Figli
*genitori e ascendenti
* affini
* fratelli

PIU' IN DETTAGLIO

1) il coniuge;

((2) i figli, anche adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi;))

((3) i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi; gli adottanti;))

4) i generi e le nuore;

5) il suocero e la suocera;

6) i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali.(216)

(La L. 10 dicembre 2012, n. 219 ha dispostoche "Nel codice civile, le parole: «figli legittimi» e «figli naturali», ovunque ricorrono, sono sostituite dalla seguente: «figli».")

PIU' OBBLIGATI DI PARI GRADO

Nel caso in cui ci siano più obbligati di pari grado, il contributo per l’assegno alimentare viene diviso tra le varie parti tenendo conto delle condizioni economiche di ciascuno di essi. Tuttavia, il giudice può disporre, in date circostanze, che l’obbligazione venga posta a carico di un solo familiare

DIVIETO DI COMPENSAZIONE

Va ricordato che nella disciplina degli alimenti, vige il divieto della compensazione. Questo significa che chi si trova in stato di bisogno deve essere soccorso e soddisfatto in quanto l’obbligo alimentare ha natura principale rispetto a qualsiasi altro obbligo di pagamento

LA DOPPIA PROPORZIONALITA'

L'assegno alimentare deve essere proporzionale sia al bisogno del richiedente sia alle condizioni economiche dell’obbligato. Il supporto economico deve garantire al beneficiario il vitto, l'alloggio, le cure mediche, l'abbigliamento e tutto ciò che si renda eventualmente necessario per garantirgli un'esistenza dignitosa

La CASSAZIONE precisa che nel valutare lo stato di bisogno di colui che richiede l'assegno alimentare, si deve tenere conto di tutte le risorse economiche delle quali questi disponga.  poi si passerà alla valutazione delle risorse economiche del DONANTE.


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