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DIRETTIVA 24 marzo 2004
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA - DIRETTIVA 24 marzo 2004
Rilevazione della qualita' percepita dai cittadini.
Omissis
IL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina
dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio
dei Ministri»;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante «Norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni
pubbliche»;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27
gennaio 1994, recante «Principi sull'erogazione dei servizi
pubblici»;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, recante«Riordino
e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e di
valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati delle attivita'
svolte dalle amministrazioni pubbliche a norma dell'art. 11 della
legge 15 marzo 1997, n. 59»;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 11
ottobre 1994, recante «Direttiva sui principi per l'istituzione
e il funzionamento degli Uffici per le relazioni con il pubblico»;
Vista la legge 7 giugno 2000, n. 150, recante «Disciplina
delle attivita' di informazione e di comunicazione delle pubbliche
amministrazioni»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 31
ottobre 2001, recante «Struttura di missione per la comunicazione
e informazione ai cittadini»;
Vista la direttiva del Ministro per la funzione pubblica 13 dicembre
2001, recante «Formazione e valorizzazione del personale
delle pubbliche amministrazioni»;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del
15 novembre 2001, recante «Indirizzi per la predisposizione
della direttiva generale dei Ministri sull'attivita' amministrativa
e sulla gestione per l'anno 2002»;
Vista la direttiva del Ministro della funzione pubblica 7 febbraio
2002, recante «Direttiva sulle attivita' di comunicazione
delle pubbliche amministrazioni»;
Vista la direttiva del Ministro per l'innovazione e le tecnologie
20 dicembre 2002, recante «Linee guida in materia di digitalizzazione
dell'amministrazione»;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 8
novembre 2002, recante «Indirizzi per la programmazione
strategica e la predisposizione delle direttive generali dei Ministri
per l'attivita' amministrativa e la gestione per l'anno 2003»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
29 novembre 2002, recante «Delega di funzioni del Presidente
del Consiglio dei Ministri in materia di funzione pubblica al
Ministro senza portafoglio avv. Luigi Mazzella»;
E m a n a
la presente direttiva:
1. Premessa.
Il processo di trasformazione e modernizzazione delle amministrazioni
pubbliche avviato nei primi anni novanta e' stato guidato soprattutto
dalla necessita' di migliorare la soddisfazione dei cittadini
e delle imprese per i servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche.
In tale processo, hanno assunto particolare importanza il tema
della qualita' dei servizi pubblici e il ruolo centrale del cittadino,
non solo nella veste di destinatario dei servizi ma anche quale
risorsa strategica per valutare la rispondenza dei servizi erogati
ai bisogni reali, cosi' come percepiti dai soggetti fruitori.
Gia' il decreto legislativo n. 29 del 1993 nell'art. 12, cosi'
come la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27
gennaio 1994, individuavano la partecipazione e l'ascolto dei
cittadini quali strumenti utili e costruttivi per verificare la
qualita' e l'efficacia dei servizi prestati.
Nonostante tale esigenza sia oggi largamente riconosciuta, e nonostante
le numerose iniziative attivate dalle amministrazioni, permangono
ancora incertezze nell'individuazione delle soluzioni piu' appropriate.
Uno degli strumenti piu' utilizzati e' la misurazione del grado
di soddisfazione degli utenti o, in altri termini, del grado della
qualita' percepita da parte dei cittadini e delle imprese, comunemente
denominata indagine di customer satisfaction.
Le indagini sul grado di soddisfazione degli utenti dei servizi
pubblici servono ad ascoltare e comprendere a fondo i bisogni
che il cittadino-cliente esprime, porre attenzione costante al
suo giudizio, sviluppare e migliorare la capacita' di dialogo
e di relazione tra chi eroga il servizio e chi lo riceve. Rilevare
la customer satisfaction consente alle amministrazioni di uscire
dalla propria autoreferenzialita', aiutandole a relazionarsi con
i cittadini, a conoscere e comprendere sempre meglio i bisogni
dei destinatari ultimi delle proprie attivita' e a riprogettare,
di conseguenza, sia le politiche pubbliche che il sistema di erogazione
dei servizi.
Occorre quindi che le amministrazioni diventino maggiormente capaci
di dare valore al punto di vista del cittadino e occorre che l'ascolto
diventi una funzione permanente, pianificata, organizzata e governata
dei servizi pubblici.
2. Gli obiettivi della direttiva.
In linea con la volonta' del Governo di attuare un radicale processo
di cambiamento e ammodernamento della pubblica amministrazione,
scopo di questa direttiva e' di promuovere, diffondere e sviluppare
l'introduzione nelle amministrazioni pubbliche di metodi di rilevazione
sistematica della qualita' percepita dai cittadini, basati sull'ascolto
e sulla partecipazione, finalizzati a progettare sistemi di erogazione
dei servizi tarati sui bisogni effettivi dei cittadini, utilizzando
al meglio le risorse disponibili.
Le indagini sulla qualita' percepita contribuiscono infatti a:
- definire nuove modalita' di erogazione dei servizi
o interventi di miglioramento di quelle esistenti, dimensionandone
le caratteristiche tecniche alle effettive esigenze dei cittadini
e delle imprese;
- favorire il coinvolgimento e la partecipazione
dell'utente nelle fasi di accesso, di fruizione e di valutazione
del servizio, in modo da rafforzare il rapporto di fiducia tra
amministrazione e cittadino.
3. Gli impegni richiesti alle amministrazioni pubbliche.
Per il raggiungimento degli obiettivi di questa direttiva le amministrazioni
pubbliche sono tenute ad assumere alcuni precisi impegni.
Il primo impegno riguarda la progettazione e lo svolgimento di
periodiche rilevazioni della qualita' dei servizi pubblici percepita
dai cittadini, approntando metodologie e strumenti adeguati.
Il secondo impegno riguarda la diffusione con mezzi idonei dei
risultati della rilevazione e la definizione, in correlazione
con gli esiti delle analisi effettuate, delle strategie di intervento
e dei programmi di miglioramento, in modo da adeguare progressivamente
i servizi ai bisogni dei cittadini, soprattutto in termini di
accesso e di fruibilita'.
Il terzo impegno consiste nel favorire all'interno delle amministrazioni
lo sviluppo della cultura della misurazione e del miglioramento
continuo della qualita', coinvolgendo i diversi livelli decisionali
nonche' tutti gli operatori dei servizi.
Il quarto impegno consiste nella creazione delle specifiche competenze
professionali necessarie a progettare e gestire le indagini sulla
qualita' percepita.
4. Le indicazioni da seguire per la realizzazione
e l'utilizzo delle rilevazioni sulla qualita' percepita.
I. Significato e utilizzazione delle rilevazioni sulla qualita'
percepita.
La qualita' di un servizio puo' essere definita come la globalita'
degli aspetti e delle caratteristiche di un servizio da cui dipendono
le sue capacita' di soddisfare completamente un dato bisogno.
In tal senso, il monitoraggio della qualita' percepita assume
lo specifico significato di strumento utile al miglioramento continuo
della qualita' del servizio. Conoscere le aspettative e i bisogni
del destinatario del servizio e' una condizione indispensabile
per costruire indicatori di misurazione e verifica della qualita',
come rapporto tra prestazioni erogate e bisogni soddisfatti.
Il valore della customer satisfaction nelle amministrazioni pubbliche
consiste nell'individuare il potenziale di miglioramento dell'amministrazione,
nonche' dei fattori su cui si registra lo scarto maggiore tra
cio' che l'amministrazione e' stata in grado di realizzare e cio'
di cui gli utenti hanno effettivamente bisogno o che si aspettano
di ricevere dalla stessa amministrazione. Rilevare la customer
satisfaction serve a costruire un modello di relazione amministrazione-cittadini
basato sulla fiducia e a dare nuova legittimazione all'azione
pubblica fondata sulla capacita' di dare risposte tempestive e
corrispondenti ai reali bisogni dei cittadini e delle imprese.
Si tratta, quindi, di verificare rispetto a specifici servizi
offerti dalle amministrazioni:
- lo scostamento tra i bisogni del cittadino ed
il punto di vista dell'amministrazione tenuto conto delle circostanze
che i bisogni e le attese non sono sempre ben compresi dall'amministrazione
e che amministrazione e cittadini possono attribuire un ordine
di priorita' diverso ai bisogni;
- lo scostamento tra le attese del cittadino e
i livelli di servizio definiti, in considerazione del fatto
che spesso l'insoddisfazione del cittadino dipende dal disallineamento
tra le proprie attese e i livelli di prestazione previsti dall'amministrazione;
- lo scostamento tra i livelli di servizio definiti
(e promessi) e le prestazioni effettivamente fornite, ascrivibile
a disservizi nei processi di produzione e di erogazione dei
servizi;
- lo scostamento tra le prestazioni effettivamente
erogate e la percezione del cittadino, il cui grado di soddisfazione
dipende anche da aspetti soggettivi e relativi alla propria
personale esperienza di fruizione del servizio.
Va tenuto inoltre presente che, con i necessari
adattamenti, la rilevazione della customer satisfaction puo' essere
effettuata anche da quelle amministrazioni che non erogano direttamente
servizi al cittadino, ma svolgono in prevalenza funzioni di programmazione
e di regolazione (come e' il caso, ad esempio, di molte amministrazioni
centrali, di interi settori di attivita' di regioni e province,
etc.). Cio' e' particolarmente utile per rilevare la soddisfazione
del cliente interno, sia esso un'altra unita' organizzativa interna
della stessa amministrazione oppure un'altra amministrazione pubblica.
Per favorire il corretto ed efficace utilizzo di questo strumento,
e' utile precisare che cosa non e' un'indagine di customer satisfaction:
- non e' un sondaggio d'opinione e cioe' uno strumento
finalizzato a misurare il consenso della cittadinanza nei confronti
del livello politico o il grado di notorieta' dell'amministrazione;
- non e' la semplice distribuzione di un questionario
di gradimento distribuito senza aver definito le relative modalita'
di predisposizione, somministrazione, elaborazione ed utilizzo;
- non e' un dato statistico fine a se' stesso, dal
momento che i dati rilevati assumono il valore di informazioni
significative solo se correlati a possibili azioni e interventi
di miglioramento;
- non e' una misura dell'adeguatezza del personale
e dei servizi a diretto contatto con il l'utente, in quanto
misura la capacita' di tutta l'organizzazione di generare valore
per il cittadino e riguarda tutti gli aspetti del servizio (tecnici,
relazionali, ambientali, di immagine, economici, organizzativi).
La rilevazione della customer satisfaction e' particolarmente
utile nei casi in cui:
- si definiscono le politiche di intervento nelle
fasi della pianificazione e dell'individuazione delle scelte
e delle priorita';
- si intende valutare l'impatto degli interventi
di miglioramento dei servizi, per verificarne il riconoscimento
da parte del cittadino;
- si impostano gli strumenti di controllo e valutazione
interni (controllo di gestione, valutazione dei dirigenti, controllo
strategico etc.).
E' sconsigliato l'utilizzo di rilevazioni della
qualita' percepita nei contesti dove i servizi non hanno raggiunto
un minimo livello di strutturazione organizzativa, in quanto le
condizioni di un percorso di miglioramento sono collegate ad una
realta' definita e ad una relazione con il cittadino consolidata.
II. Fasi del processo di rilevazione.
Il processo di rilevazione della qualita' percepita consiste in
quattro distinte fasi che devono essere puntualmente rispettate
per il successo dell'iniziativa.
a. La preparazione della rilevazione.
Nella fase preparatoria della rilevazione viene definito l'ambito
e l'obiettivo dell'indagine. Viene deciso se realizzare la ricerca
con risorse interne oppure se ricorrere a professionalita' esterne
e viene scelto il modello di rilevazione piu' adeguato all'obiettivo.
Durante questa fase e' utile effettuare una pre-indagine esplorativa
per verificare:
- l'eventuale esistenza di dati gia' disponibili
presso l'amministrazione o fornitori esterni (ISTAT, associazioni
di categoria, etc,), da utilizzare quale base per la ricerca;
- la qualita' dei dati esistenti in termini di
completezza, aggiornamento, grado di dettaglio, neutralita',
etc;
- le modalita' di svolgimento del servizio anche
mediante momenti di osservazione diretta.
b. La raccolta dei dati.
Questa fase e' costituita dalle seguenti attivita' principali:
- la raccolta di informazioni (attraverso interviste,
focus group, etc.) per definire meglio i fattori di soddisfazione
da prendere in considerazione ai fini dell'indagine e i bisogni/attese
da verificare;
- la progettazione degli strumenti di rilevazione,
delle modalita' di somministrazione, e la scelta dell'ampiezza
dell'eventuale campione;
- la somministrazione degli strumenti predisposti
(intervista personale, intervista telefonica, questionari da
compilare a cura dell'utente, etc.) con modalita' che favoriscano
la partecipazione del cittadino, nonche' la comprensione delle
domande e che garantiscano l'obiettivita' dell'inchiesta.
c. L'elaborazione e l'interpretazione dei dati.
In questa fase vengono elaborati ed interpretati i dati raccolti
per valutare la soddisfazione dei cittadini, evidenziando la distribuzione
degli utenti tra i diversi livelli di soddisfazione, la
graduazione per importanza dei bisogni rilevati, le soglie minime
e le soglie massime di attesa per la soddisfazione di ciascun
bisogno, le soglie di tolleranza, le ragioni della presenza di
forti aree di insoddisfazione o di gradimento, i punti di forza
del servizio e le aree di debolezza su cui intervenire con azioni
di miglioramento.
d. La presentazione e l'utilizzazione dei risultati.
E' questa la fase conclusiva, nella quale si procede alla presentazione
dei risultati all'interno e all'esterno dell'amministrazione in
funzione della loro utilizzazione, per definire piani di miglioramento
operativi, allocare specifiche responsabilita' di miglioramento,
controllare l'andamento dei risultati ottenuti, attuare tutte
le azioni correttive e preventive, attivare l'orientamento all'utente
dell'intera organizzazione in una logica di servizio, soddisfare
pienamente le esigenze dei destinatari anticipando le loro aspettative.
III. Suggerimenti per garantire la buona riuscita
dell'indagine.
Per garantire la buona riuscita dell'indagine occorre adottare
alcuni accorgimenti operativi che non assumono valore prescrittivo
ma che vengono qui indicati quali linee-guida e consigli pratici
per le amministrazioni.
a. Seguire un percorso corretto.
E' importante definire puntualmente le fasi e gli elementi del
percorso, pur con tutta la flessibilita' e disponibilita' alle
modifiche che potrebbero rendersi necessarie nel tempo. Le azioni
da compiere sono le seguenti:
- definire l'ambito, gli obiettivi e i vincoli
dell'indagine (di risorse, di tempo, di estensione etc.);
- definire il programma di lavoro, individuando
il responsabile del progetto, le fasi operative, il personale
da coinvolgere, i tempi di attuazione, i costi ed i benefici.
b. Definire il ruolo degli attori coinvolti.
I principali ruoli-chiave nelle indagini di customer satisfaction
sono i seguenti:
- il vertice decisionale dell'amministrazione,
sia esso il livello politico o il livello diigenziale, di cui
sono essenziali il coinvolgimento, l'impegno, nella qualita'
di primo destinatario dei risultati sulla efficacia delle prestazioni
e di primo responsabile della defmizione degli obiettivi di
miglioramento dei servizi e dell'allocazione delle risorse;
- le unita' organizzative deputate a promuovere
e diffondere, all'interno dell'amministrazione, la cultura della
qualita' dei servizi, anche attraverso iniziative di formazione;
- l'ufficio relazioni con il pubblico il cui compito
precipuo, come prevede l'art. 8, comma 2, della legge 7 giugno
2000, n. 150, e' quello di attuare, mediante l'ascolto dei cittadini
e la comunicazione interna, i processi di verifica della qualita'
dei servizi e di gradimento degli stessi da parte degli utenti;
- gli operatori a stretto contatto con i fruitori
dei servizi, che sono la naturale interfaccia con i bisogni
e le aspettative dei cittadini, e in generale tutti gli operatori
dei servizi valutati, per favorire la loro partecipazione attiva
all'indagine e soprattutto la condivisione dei risultati e dei
possibili percorsi di miglioramento;
- gli utenti, anche attraverso le loro organizzazioni
rappresentative, in quanto destinatari dei servizi, sia nella
fase di preparazione dell'indagine per contribuire all'individuazione
dei parametri e degli indicatori di soddisfazione, sia nella
fase di raccolta dei dati nella quale svolgono il ruolo di soggetti
attivi, sia nelle fasi di interpretazione, presentazione e di
utilizzo dei risultati, anche in funzione della definizione
e della realizzazione dei programmi di miglioramento.
c. Curare la comunicazione interna ed esterna.
Negli interventi di rilevazione della qualita' percepita, la comunicazione
interna riveste un ruolo di grande importanza per:
- il coinvolgimento e la motivazione delle persone,
la promozione di atteggiamenti positivi e costruttivi e l'attenuazione
delle resistenze al cambiamento;
- la costruzione della cultura della customer satisfaction
in termini di rafforzamento del valore della centralita' del
cittadino, di accettazione di nuovi paradigmi organizzativi,
di superamento delle routine e di ricerca del miglioramento;
- il mantenimento nel tempo dell'adesione ai programmi
di customer satisfaction;
Anche la comunicazione esterna svolge un ruolo di
grande rilievo in quanto:
- favorisce la partecipazione attiva dei cittadini
all'intervento;
- rafforza la credibilita' dell'amministrazione,
conferendo trasparenza ai dati raccolti, rendendo visibile l'organizzazione
dei servizi e mostrando come le azioni correttive abbiano inciso
sulla loro qualita'.
E' di primaria importanza che le azioni di comunicazione
siano programmate fin dall'inizio, quali parti integranti e non
marginali dell'iniziativa, con la partecipazione dei vertici dell'amministrazione.
Puo' risultare anche utile, a fronte dei risultati ottenuti, utilizzare
la comunicazione come strumento per rafforzare e divulgare il
buon esito delle iniziative.
d. Gestire al meglio l'eventuale ricorso a consulenti
esterni.
Per realizzare i propri programmi di rilevazione della customer
satisfaction l'amministrazione puo' utilizzare risorse interne
o ricorrere a professionalita' esterne. La titolarita' e la responsabilita'
dell'intervento e' comunque dell'amministrazione. La consulenza
puo' essere utilizzata in alcune fasi e con specifici ruoli:
- scelta del modello, dell'ampiezza e delle modalita'
dell'intervento e valutazione dei costi e dei benefici;
- rafforzamento della consapevolezza dell'importanza
strategica della customer satisfaction sia negli amministratori
che negli operatori dei servizi;
- effettuazione delle rilevazioni tenuto conto
che il consulente puo' agire in modo piu' neutrale, cogliendo
dal cittadino maggiori spunti ed indicazioni;
- trasferimento della metodologia e degli strumenti
al personale interno perche' diventino patrimonio dell'amministrazione.
e. Raccordare le rilevazioni ai processi decisionali
e ai sistemi gestionali.
Le valutazioni della qualita' percepita per poter influire efficacemente
sul sistema organizzativo delle amministrazioni devono essere
raccordate con i principali sistemi gestionali delle stesse amministrazioni
e cioe' con:
- il sistema di programmazione e di controllo,
per mettere il vertice dall'amministrazione in grado di assumere
le proprie decisioni sulla base di valutazioni che riguardano
anche la capacita' dell'amministrazione di soddisfare i bisogni
dei cittadini;
- il sistema premiante, da orientare anche al miglioramento
della qualita' sulla base dei giudizi espressi dai destinatari
dei servizi;
- i modelli gestionali per la qualita' (quali le
norme ISO), che individuano, unitamente alla gestione per processi,
al miglioramento continuo, al ruolo della direzione ed alla
verifica dei risultati, la customer satisfaction quale leva
strategica per il miglioramento e lo sviluppo dell'organizzazione.
f. Prevedere la continuita' delle rilevazioni.
Le rilevazioni di customer satisfaction non possono costituire
fatti meramente episodici. E' la continuita' nel tempo, infatti,
che consente di capire l'evoluzione dei bisogni e delle attese
dei cittadini e di monitorare la capacita' dell'amministrazione
di adeguarsi ai cambiamenti e di adeguare i propri standard di
attivita'. La continuita' di rilevazione fornisce all'amministrazione
anche la possibilita' di capire in quale misura le azioni correttive
adottate si sono tradotte in risultati effettivi e percepiti positivamente
dai cittadini.
Si suggerisce che le rilevazioni di base sui bisogni
e sulle attese dei cittadini, sulle scale di priorita' e sulle
soglie di tolleranza vengano ripetute ogni quattro o cinque anni
e in occasione di grandi cambiamenti normativi, organizzativi
o tecnologici. Le indagini del livello di soddisfazione dei cittadini,
piu' agili e meno costose, dovrebbero essere invece effettuate
con frequenza maggiore, preferibilmente annuale.
5. Gli strumenti per l'attuazione della direttiva.
Per aiutare operativamente le amministrazioni a pianificare, condurre
ed utilizzare efficacemente le rilevazioni di customer satisfaction,
in attuazione di questa direttiva il Dipartimento della funzione
pubblica, nell'ambito del Programma cantieri, ha realizzato il
manuale operativo La customer satisfaction nelle amministrazioni
pubbliche: Valutare la qualita' percepita dai cittadini (collana
Analisi e strumenti per l'innovazione del Dipartimento della funzione
pubblica). Il Manuale puo' essere acquisito dalle amministrazioni
interessate secondo le modalita' indicate sul sito www.funzionepubblica.it
Roma, 24 marzo 2004
Il Ministro: Mazzella
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