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Ludopatia e gioco d’azzardo: tutele per i minori. Gli strumenti con cui la legge cerca di proteggere chi non ha ancora 18 anni dalla dipendenza da giochi con vincite in denaro.

Un minore su tre ha provato almeno una volta a giocare d’azzardo. Il 3,5% di loro, secondo dati recentemente pubblicati da Assoutenti, è a tutti gli effetti un «giocatore a rischio». Sono soprattutto maschi e vivono al Sud.


Soccombono soprattutto al «fascino» delle scommesse sportive e di quelle virtuali, puntano al Lotto o ad altre lotterie oppure non riescono a rinunciare alle slot machine. Il rischio di vedere rovinata la loro vita perché tentano la fortuna nel modo sbagliato è concreto. Ci si chiede, a proposito di ludopatia e gioco d’azzardo, se le tutele per i minori siano sufficienti o se ci sia bisogno di interventi più decisi


Gli interventi legislativi non mancano. Già nel 2012 era stato introdotto l’obbligo di riportare in qualsiasi modalità di gioco sia il rischio di dipendenza da qualsiasi pratica che prevede vincite in denaro sia le probabilità di vincita.


Successivamente, la legge di Stabilità del 2016 istituì presso il ministero della Salute il «Fondo per il gioco d’azzardo patologico-GAP», al fine di garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione delle persone affette






LA PREVENZIONE


Tuttavia, prima di arrivare a recuperare un minore caduto nella trappola della ludopatia, è necessario intervenire sulla prevenzione. A tal proposito, l’Autorità garante per le Comunicazioni (AgCom) pubblicò nel 2018 le linee guida per l’attuazione di un decreto-legge approvato lo stesso anno che introduceva il divieto di pubblicità, sponsorizzazioni e tutte le altre forme di comunicazioni a contenuto promozionale relative a giochi o scommesse con vincita in denaro, con qualche eccezione che vedremo più avanti


Tutti questi interventi legislativi citano con particolare attenzione la necessità di proteggere i minori dalla ludopatia e dal gioco d’azzardo.