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PANE: gli aumenti sembrano inarrestabili. Quali sono i motivi principali.

Cinquanta giorni di tempo per intervenire. Poi i fornai saranno costretti ad alzare bandiera bianca: «Abbiamo poco tempo per evitare di dover sospendere o addirittura chiudere l’attività» 


Una reazione che arriva stretto giro dopo la notizia dei rincari medi del +18% del pane rilevati da Eurostat ad agosto in Europa e del 13,6% in Italia, dovuti principalmente al caro prezzi energetici. 


E alla base del diffuso rincaro, rileva Eurostat, ci sono soprattutto le conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina. 


Gli aumenti maggiori del costo del pane, nel periodo agosto 2021-agosto 2022, sono stati registrati in Ungheria (+66%) in Lituania (+33%), in Estonia e Slovacchia (+32%). I Paesi meno colpiti sono stati invece la Francia (+8%), l’Olanda e il Lussemburgo (+10%). 






COSTO DEL GRANO AGLI AGRICOLTORI


«Un chilo di grano viene pagato oggi agli agricoltori intorno ai 36 centesimi e serve per produrre un chilo di pane che viene venduto a consumatori a prezzi che variano dai 3 ai 5 euro a seconda delle città», 


 «Si va verso ulteriori aumenti del costo finale del pane ai consumatori pari al 10% in più. Dal momento che, dati alla mano sentendo le cooperative attive nel comparto panificazione, l’incremento del prezzo finale al consumo non è sufficiente a coprire l'aumento delle spese da parte delle aziende». 


LA BUONA NOTIZIA SU BENZINA E GASOLIO - I TRASPORTI


Nell’autunno più difficile arriva però una notizia rassicurante. Il calo dei prezzi dei carburanti sulla rete italiana continua e la benzina al self service scende nella media nazionale sotto 1,7 euro al litro toccando il minimo da quasi un anno, mentre il prezzo medio del diesel scende verso la soglia di 1,8 euro fermandosi a 1,809 euro al litro