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ERGASTOLO e "fine pena mai": la situazione reale in Italia

Quanto dura l’ergastolo in Italia: In realtà l’ergastolo in Italia non dura tutta la vita dalla data della condanna (30 anni la pena ordinaria). Il motivo è semplice: se così fosse si andrebbe in contrasto con l’articolo 27 della Costituzione secondo il quale la reclusione deve puntare alla riabilitazione del condannato. La condanna non è, quindi, una punizione, secondo la lettera della Costituzione, ma un periodo di tempo durante il quale la persona viene rieducata per poi tornare alla vita civile. Questo è uno dei motivi per il quale l’ergastolo in Italia è escluso per i minorenni.


Dopo 26 anni di carcere si può ottenere la condizionale


Inoltre esistono varie possibilità per ottenere una riduzione della pena o delle agevolazioni. Innanzitutto dopo 26 anni è possibile chiedere e ottenere la libertà condizionale. Sempre dopo 26 anni la pena dell’ergastolo in Italia può esser ridotta per buona condotta del condannato ciò significa che ogni 6 mesi di reclusione la persona è come se “guadagnasse” 45 giorni di sconto della pena e, in questo modo, gli anni da attendere prima di fare richiesta della libertà condizionale sono 26 e non 21. Sempre in caso di buona condotta.






La semilibertà durante l’ergastolo


Inoltre dopo i primi 10 anni trascorsi in carcere si possono chiedere ed ottenere dei permessi premio che permettono di trascorrere alcuni giorni all’esterno del carcere. Dopo 20 anni si può ottenere anche la semilibertà allo scopo di permettere alla persona, ad esempio, di lavorare durante il giorno fuori dal carcere per poi tornare per trascorrervi la notte


Che cos’è l’ergastolo ostativo


Negli ultimi mesi si è parlato spesso dell’ergastolo ostativo. Che cos’è? A differenza del comune ergastolo non permette che il detenuto ottenga determinati permessi come, ad esempio, il lavoro esterno, i permessi premio, la liberazione condizionale, la semilibertà e le misure alternative alla detenzione.


Questa misura, però, è stata considerata contraria, almeno in alcune sue parti, sia ai principi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo sia alla Costituzione italiana. Prima la Corte europea dei diritti umani poi la Corte costituzionale, nell’aprile scorso, hanno invitato i legislatori italiani a rivedere la legge.


Quando è previsto, per il momento, l’ergastolo ostativo?  Solo nel caso di omicidio volontario, aggravato con l’associazione mafiosa, in assenza di collaborazione con la giustizia. Non a caso, tra i detenuti al 41 bis, il regime di carcere duro previsto per i reati di mafia, sono condannati all’ergastolo, al momento, in 203.