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PRESCRIZIONI - Fornitura di energia elettrica, gas e servizio idrico

Con la legge n. 205 del 27 dicembre 2017 (articolo 1, commi da 4 a 10) è stato previsto che nei contratti di fornitura di energia elettrica, gas e servizio idrico il diritto al corrispettivo si prescriva in due anni, limitandone l'ambito di applicazione alle sole fatture con scadenza successiva al 1° marzo 2018 per il settore elettrico, al 1° gennaio 2019 per il settore gas e al 1° gennaio 2020 per settore idrico;


   * a decorrere dal 1° gennaio 2020 la parte della norma che consentiva di dar rilevanza alla responsabilità dell'utente è stata abrogata (articolo 1, comma 295, della legge 27 dicembre 2019, n. 160) con la conseguenza che, per luce, acqua e gas, attualmente non è più possibile applicare il termine di prescrizione quinquennale;


  * a seguito di tali previsioni sussistono una serie di interventi regolatori dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) che, a tutela dell'utente finale, ha imposto regole precise agli operatori del mercato. Con le delibere 13 novembre 2018 569/2018/R/com e 17 dicembre 2019 547/2019/R/idr è stato identificato il perimetro nell'ambito del quale si applicano gli interventi di rafforzamento delle tutele, si sono definiti gli obblighi informativi da parte dei venditori e le forme di presentazione e gestione di eventuali reclami dei clienti finali;






   * il 3 maggio 2022, in sede di audizione presso la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha riferito come in circa 3.000 tra i comuni che ancora forniscono i servizi di erogazioni dell'energia e dell'acqua attraverso gestione diretta, ancora non sia riconosciuta la prescrizione biennale dei corrispettivi non esatti e pertanto si continuino ad addebitare illecitamente oneri prescritti alle famiglie, cosa che risulta ancor più grave in un momento come questo in cui si registra una crescita esponenziale degli oneri tariffari –:


   * In data 13 maggio 2022 è stato chiesto al Governo di intervenire al più presto e utilizzando tutti gli strumenti di informazione e dissuasione più efficaci a sua disposizione per porre subito rimedio a questa situazione e adottare le iniziative di competenza per bloccare l'invio di fatturazioni per consumi prescritti agli utenti da parte di questi comuni.