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TEST INVALSI: cosa sono, a cosa servono e come vengono gestiti

Spesso capita di sentire il termine Invalsi e non comprendere esattamente a chi e a cosa faccia riferimento. L’acronimo Invalsi significa Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, e si tratta di un modo che la scuola italiana ha introdotto, dal 2007 in poi, per valutare il grado di preparazione dei ragazzi della scuola elementare, e le modalità di insegnamento dei propri insegnanti.


All’inizio degli anni 2000, il Ministero della Pubblica Istruzione, aveva ravvisato un sensibile calo del profitto degli studenti della scuola primaria, bisognava dunque intervenire con uno strumento in grado di comprendere il modo di apprendimento anche al fine di aiutare i docenti in questo arduo compito.


La società, soprattutto negli ultimi anni è radicalmente cambiata, le famiglie sono costituite da genitori che hanno necessità di lavorare entrambi per il sostentamento, quindi i bambini vengono lasciati spesso dai nonni o alle governanti. Mentre in passato i compiti del pomeriggio venivano studiati insieme alle mamme, oggi non c’è proprio il tempo materiale per questa attività.


Occorre anche sottolineare che vi sono maggiori distrazioni, quali ad esempio i giochi elettronici o la televisione, quindi i ragazzi sono più svogliati e non riescono a studiare con una certa regolarità.


Per tutte queste motivazioni, le prove Invalsi nascono appunto allo scopo di porre rimedio a questo crollo culturale che si dimostra altamente pericoloso in quanto una futura classe dirigente priva di quegli insegnamenti di base, non può affrontare gli impegni e le responsabilità proprie dell’età adulta, uno step importante per la crescita e lo sviluppo psico-fisico.


COME SI SVOLGONO LE PROVE INVALSI


Le prove Invalsi si svolgono annualmente presso gli istituti della scuola elementare tra le classi, dalla seconda alla quinta, che vengono selezionate a sorteggio. Durante tutto l’arco dell’anno i ragazzi vengono preparati con lo studio approfondito delle materie al fine di superare l’esame brillantemente. La prova si svolge in circa un’ora mediante un test, a risposta multipla con quattro opzioni, a crocetta. Le materie trattate sono l’italiano, la matematica, storia, geografia e, da pochi anni a questa parte anche l’inglese. L’introduzione dell’inglese è stata voluta dal Ministro per portare i ragazzi italiani ad un livello europeo tenendo conto che, ai fini lavorativi futuri e di viaggio o svago, questa importante lingua straniera è indispensabile per comunicare con gli altri. Ogni materia viene trattata in un esame diverso e al termine delle prove, che spesso vengono distribuite in più giornate, i genitori e i ragazzi sono informati dell’esito e del relativo punteggio raggiunto.


 COME VENGONO CORRETTE LE PROVE INVALSI


Le prove Invalsi, trattandosi di prove ministeriali indispensabile per conoscere il livello base degli studenti italiani, vengono corrette da una apposita commissione che viene inviata presso l’istituto di riferimento. Quando per problemi organizzativi o di organico non è possibile avere una commissione esterna, gli allievi vengono valutati da un gruppo di insegnanti appartenenti ad altre classi. In pratica, onde non perdere il principio di terzietà che conferma anche la validità di questo particolare esame, non vengono coinvolti i docenti che si troverebbero in una sorta di dannoso conflitto di interesse.


A seguito della correzione delle prove, ciascun ragazzo viene convocato nell’ufficio di presidenza, o di dirigenza, a seconda dell’assetto organizzativo della scuola, per ricevere informazioni e consigli. La scuola, unitamente alla famiglia, diventa un organo di indirizzo per il giovane che, attraverso questa prima prova della sua vita curriculare, mette in evidenza le sue capacità e i margini di miglioramento. Dal punteggio ottenuto si prende dunque lo spunto per modificare i metodi di studio, incentivare l’impegno, indirizzare meglio il ragazzo nel percorso scolastico più confacente al suo livello di apprendimento, facendo leva sulle sue caratteristiche e i suoi maggiori interessi.


IL RUOLO DEGLI INSEGNANTI


Il ruolo degli insegnanti nelle prove Invalsi è di estrema importanza. Mentre inizialmente alcuni critici ritenevano tali prove come un metro di giudizio per l’operato dei docenti, con il passare del tempo si è compreso come non fosse così ma si trattasse di un metodo per aiutare gli insegnanti ad ottenere migliori risultati con i propri alunni. Una volta ricevuti i punteggi definitivi, i ragazzi possono colmare eventuali lacune con i propri insegnanti che li indirizzano verso un percorso di recupero e di approfondimento che si dimostra molto utile. Inoltre, per gli studenti meritevoli, maggiormente dotati in alcune materie, vengono predisposti dei piani di studio appositi che consentono loro di discostarsi in parte da quanto studiato in classe. Si vuole quindi personalizzare l’apprendimento a seconda delle reali possibilità, con metodi certificati e fonti di enorme soddisfazione.