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CARTELLE - TASSE - RISCOSSIONE. norme, modalità e dettagli operativi

Dal 1° gennaio 2022 ritorneranno in vigore le vecchie regole, sospese per effetto della pandemia. Per i piani di rateazione richiesti dal 1° gennaio 2022 tornerà a cinque il numero delle rate non versate che farà scattare la decadenza


riscossione  (ADER = Agenzia delle Entrate Riscossione)


La riscossione rivede la luce. Dal 1° gennaio 2022 ritorneranno in vigore le vecchie regole, sospese per effetto della pandemia.


Per i piani di rateazione richiesti dal 1° gennaio 2022 tornerà a cinque il numero delle rate non versate che farà scattare la decadenza mentre per le cartelle di pagamento notificate a partire da tale data, i termini di pagamento torneranno ad essere gli ordinari 60 giorni.


Per le rateizzazioni concesse dopo l'8 marzo 2020 e per quelle riferite a richieste presentate fino al 31 dicembre 2021, non si applicano invece le nuove e più favorevoli disposizioni, introdotte dal decreto legge fisco/lavoro 146/2021.


Per tali piani, precisano le faq diffuse ieri dall'Agenzia delle entrate-Riscossione (Ader), la decadenza si determina nel caso di mancato pagamento di 10 rate (anziché 18), inoltre, il termine per il pagamento delle rate in scadenza nel periodo di sospensione è rimasto fissato al 30 settembre 2021 (anziché al 31 ottobre 2021).


Fari puntati anche sulle cartelle di pagamento: per quelle che verranno notificate dal 1° gennaio 2022 non varrà il termine maggiorato di 150 giorni introdotto dal decreto fiscale ma sarà ripristinato il termine ordinario di 60 giorni dalla data di notifica.


Rateazioni a decadenza lunga


L'Ader precisa che l'estensione da 10 a 18 del numero di rate che, in caso di mancato pagamento, determinano la decadenza della dilazione, si applica unicamente ai piani di rateizzazione che erano già in corso all'inizio del periodo di sospensione delle attività di riscossione per effetto dell'emergenza Covid-19 (8 marzo 2020 o 21 febbraio 2020 per le cosiddette zone rosse).


Ciò significa, precisa ancora l'Agenzia della riscossione, che le dilazioni concesse dopo tali date e per quelle relative a richieste già presentate o che verranno presentate fino al 31 dicembre 2021, la decadenza si determina nel caso di mancato pagamento di 10 rate, anche non consecutive.


Anche lo slittamento del termine per il pagamento delle rate sospese al 31 ottobre prossimo, si legge in una delle faq dell'Ader, si applica soltanto ai piani di dilazione in essere all'8 marzo 2020.


Attenzione alle rateizzazioni richieste a partire dal 1° gennaio 2022. Per queste la decadenza si verificherà dopo il mancato pagamento di 5 rate, anche non consecutive, come ordinariamente previsto nell'articolo 19 del dpr 602/1973.


Cartelle di pagamento


Grazie alle novità contenute nell'articolo 2 del decreto fiscale, viene esteso da 60 a 150 giorni il termine per il pagamento delle cartelle di pagamento notificate dall'Ader nel periodo ricompreso tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2021. In tale periodo di tempo non saranno dovuti interessi di mora e l'agente della riscossione non potrà dar corso a nessuna attività di recupero. Le cartelle notificate a partire dal 1° gennaio 2022 torneranno invece alle regole ordinarie con termine di pagamento fisato in 60 giorni dalla notifica.


Rottamazione-ter e saldo e stralcio


L'articolo 1 del provvedimento in commento dispone che tutte le rate di rottamazione-ter e saldo e stralcio del 2020, devono essere versate entro il 30 novembre 2021.


Per non perdere i benefici delle due agevolazioni i contribuenti devono versare anche le rate del piano di pagamento della rottamazione-ter e del saldo e stralcio che erano già in scadenza nell'anno 2021.


Dal punto di vista operativo, una delle faq diffuse ieri dall'Ader, precisa che per effettuare tali pagamenti si possono utilizzare i bollettini contenuti nella «Comunicazione delle somme dovute» già in possesso dei debitori anche nel caso in cui il versamento venga effettuato sulla base delle nuove e differenti date rispetto a quelle originarie (Italia Oggi)