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INQUINAMENTO ACUSTICO. Vicini troppo rumorosi. Cosa fare

Quella dei vicini rumorosi, purtroppo, rappresenta una problematica assai diffusa e che in molti casi può condurre all'esasperazione. Schiamazzi, radio o televisione ad alto volume, feste fino a tarda notte, rumori intollerabili durante il giorno oppure durante le ore di riposo, tutte situazioni idonee a infastidire e a recare disturbo a chi studia, lavora o riposa.


La prima cosa da fare è sempre quella di cercare di accordarsi bonariamente con il vicino molesto, contattarlo per discutere della problematica e spiegarli con educazione le proprie ragioni, rappresentandogli i fastidi provocati dai suoi rumori, magari anche formalmente tramite una missiva o una diffida.


La lettera di diffida resta sempre la soluzione più opportuna: formalizza la contestazione e, nello stesso tempo, tiene lontani i giudici. Per renderla più credibile, potrai farla inviare da un avvocato, ma tieni conto che la firma del legale inasprisce di più gli animi.


RUMORI IN CONDOMINIO


Chi vive in condominio potrà trovare un primo aggancio all'interno del proprio regolamento condominiale che spesso contiene prescrizioni inerenti le fasce orarie in cui non sono consentiti rumori molesti, oltre che disposizioni che disciplinano la segnalazione dei vicini rumorosi. Si potrà chiedere l'intervento dell'amministratore del Condominio per mediare (che potrà anche infliggere multe fino a 200 euro).


TUTELA IN SEDE CIVILE


Si può chiedere l'inibitoria, ovvero la cessazione dei rumori, o anche, ex art. 2043 c.c., il risarcimento dell'eventuale danno provocato dalle immissioni moleste


Si tratta di un iter meno facile di quanto sembri in quanto il codice civile tutela sì dalle immissioni rumorose, ma solo qualora queste superino la soglia della "normale tollerabilità" avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi (art. 844 c.c.).


LA NORMALE TOLLERABILITA'. Valore soggettivo.


In particolare, chiarisce la Cassazione, il giudizio sulla loro tollerabilità dovrà essere formulato in relazione alla situazione ambientale, variabile da luogo a luogo, secondo le caratteristiche della zona e le abitudini degli abitanti


QUANDO IL RUMORE NON E' REATO


nel caso di attività private, la soglia non superi la normale tollerabilità e/o disturbi solo poche persone (e non un numero indeterminato);


nel caso di attività commerciali o professionali, la soglia sia al di sotto dei limiti fissati dalla legge o dalle autorità amministrative.


COME DIMOSTRARE IL RUMORE


Ci si potrà avvalere di una perizia fonometrica. Tuttavia, posto che alcuni rumori sono irripetibili e, di solito, non vengono ripetuti se è in corso un giudizio, la Cassazione ha ritenuto possibile dimostrare la loro produzione tramite le testimonianze dei vicini che possano confermare di aver sentito le immissioni acustiche


La registrazione dei rumori fatta da te stesso (ad esempio con uno smartphone) è facilmente contestabile se da essa non risulti la data in cui la stessa viene eseguita e la fonte dei rumori.


Un filmato può essere scardinato da un bravo legale.