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Spending review, via libera del Senato. La parola alla Camera

L’Aula del Senato ha approvato il decreto legge sulla spending review sul quale il governo ha posto il voto di fiducia. Il testo ora passa alla Camera. Obiettivo del provvedimento è trovare le risorse necessarie ad evitare l’aumento dell’Iva ad ottobre tagliando la spesa pubblica. Il provvedimento, tra l’latro, amplia le tutele ad altri 55 mila esodati e aumenta le tasse universitarie per gli studenti fuori corso: +25% per redditi sotto 90.000 euro, +100% oltre 150.000 euro. Stop aumenti per chi è in regola e sotto i 40.000 euro. Il provvedimento ha già incassato la critica dei Centri di Servizio per il Volontariato: “La Spending Review ci conferma che anche le manovre economiche non sono mai svincolate da un modello sociale di riferimento e che l’impostazione culturale ancora prevalente colloca le organizzazioni sociali ai margini dello Stato e del Mercato. La crisi economica in atto dovrebbe finalmente convincere anche chi si trova in posizioni culturali arretrate eppure, come è apparso in questa circostanza, si tende a pensare, normare, governare, con gli schemi concettuali che hanno già palesato gravi limiti e che, di fatto, ci hanno già impoverito”.Ecco alcune delle misure:

P.A.: riduzione del 20% dei dirigenti pubblici, -10% del personale non dirigente. Buono pasto non oltre 7 euro. Riduzione del 50% delle auto blu. Le amministrazioni centrali dovranno ridurre dall’anno in corso le spese per acquisti di beni e servizi. Tra i tagli, 5 milioni in meno per le intercettazioni.

 SCUOLA: dal prossimo anno le iscrizioni alle scuole statali avverranno solo on line; pagelle, registri e comunicazioni alle famiglie e agli alunni saranno in formato elettronico.

OSPEDALI: entro novembre le Regioni dovranno tagliare i posti letto ad un livello di 3,7 ogni 1000 abitanti (oggi è 4). Tagli anche alle remunerazioni che ricevono i convenzionati.

ADDIZIONALE IRPEF: Le 8 regioni in disavanzo sanitario (Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) potranno anticipare al 2013 la maggiorazione dell’ addizionale regionale Irpef, dallo 0,5% all’1,1%.

VIA FARMACI GRIFFATI: Parziale marcia indietro sul filo di lana. Nella ricetta – stabilisce il maxi-emendamento – va indicato il principio attivo del farmaco. Con l’ultima modifica il medico può indicare anche la marca che, se accompagnata da spiegazione, diventa vincolante per i farmacisti.

FARMACIE: Vengono limati gli sconti a carico delle farmacie che scendono dal 3,65 al 2,25, mentre quelli a carico delle aziende scendono dal 6,5% al 4,1%. Poi dal 2013 dovrà partire il nuovo “sistema di remunerazione della filiera”. 

PROVINCE. Saranno “riordinate” in modo da averne solo con almeno 350.000 abitanti e un territorio di 2.500 chilometri quadrati. Avranno per il 2012 un contributo di 100 milioni per la riduzione del debito. Rimane la cancellazione di Terni, Isernia e Matera che i senatori avevano cercato di salvare. Previsto anche l’accorpamento di alcune prefetture.

CASE ENTI. Gli inquilini che vogliono comprare la casa dell’ente previdenziale in cui abitano hanno un tempo che non può essere inferiore a 120 giorni dal ricevimento dell’offerta.

SISMA EMILIA: Arrivano risorse per 6 miliardi per aiutare cittadini e imprese dopo il sisma nell’Emilia. Possibilità per i comuni e per il commissariato regionale di fare assunzioni a tempo determinato per affrontare le emergenze. Risorse anche per l’Abruzzo (23 milioni) per la raccolta dei rifiuti

MULTE SCIOPERI SERVIZI PUBBLICI. Raddoppiano, nel passaggio dalle vecchie lire all’euro, le sanzioni comminate dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.