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Agroalimentare, Cia: garantire e promuovere l’eccellenza

Garantire l’eccellenza agroalimentare italiana e promuoverla. E’ questo il messaggio della Cia nel corso del seminario nazionale in corso a Senigallia. La priorità è tutelare i prodotti di qualità regolamenta tata (Dop, Igp e biologi) che sono sia il fiore all’occhiello del nostro Paese – l’Italia detiene il primato europeo di prodotti a denominazione (244) e conta un terzo delle imprese bio operanti nell’Ue – ma anche quelli che finiscono più spesso nel mirino delle frodi alimentari. La contraffazione, ad esempio – fa sapere la Cia – scippa 3 milioni di euro al giorno alle aziende agricole e minano la fiducia dei consumatori.Ecco perché -continua la Cia- bisogna incrementare e potenziare i meccanismi di controllo e di certificazione, migliorando l’operatività degli organismi accreditati e l’efficacia della vigilanza pubblica, in un sistema sinergico ed efficiente finalizzato alla difesa delle nostre filiere di qualità. Una scelta che non si può più rimandare, considerato che le cifre delle truffe sono in costante aumento: ad oggi i sequestri di prodotti alimentari sofisticati superano il valore di un miliardo di euro l’anno e, nel 2011, sono state portate a termine dalle forze dell’ordine ben 13.867 operazioni, un numero più che triplicato rispetto all’anno precedente. Veri e propri “inganni a tavola” che gravano pesantemente sul settore agricolo, sottraendo ai produttori italiani l’equivalente di 3 milioni di euro al giorno.

Come promuovere, invece, l’eccellenza? “E’ necessario lavorare – osserva la Cia – a un’efficace strategia a livello comunitario mirata a promuovere i nostri prodotti “stellati”, tanto più adesso che il “Pacchetto Qualità” in via di definizione da parte dell’Ue sta ampliando ulteriormente l’orizzonte della qualità regolamentata: prodotti di montagna, prodotti di fattoria, prodotti di area.