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Sicurezza alimentare, Nas sequestrano 2300 prosciutti Dop

Secondo un sondaggio Swg per Coldiretti, le frodi a tavola sono quelle più temute dagli italiani: il 60 %  le considera più gravi di quelle fiscali e degli scandali finanziari, poiché possono avere effetti sulla salute. Purtroppo, però, queste frodi sono sempre più frequenti, da ultimo il sequestro ad opera dei Nas di Cremona di 2300 prosciutti Dop  perchè provenienti da maiali nutriti con rifiuti speciali, cioè scarti dell’industria alimentare che dovevano essere smaltiti negli impianti di biogas.“Gli ottimi risultati dell’attività di controllo confermano – sottolinea la Coldiretti – la necessità di tenere alta la guardia contro le frodi a tavola, che mettono a rischio la salute dei cittadini e fanno concorrenza sleale alle imprese che sono impegnate nel mantenere alti standard di qualità. Un inganno che tra frodi e falsificazioni precisa la Coldiretti – sottrae all’agroalimentare nazionale ben 164 milioni al giorno che potrebbero invece generare reddito e occupazione.

La credibilità conquistata dai produttori italiani nel garantire la qualità delle produzioni – afferma la Coldiretti – è un patrimonio da difendere nei confronti di quanti con le frodi e la contraffazione cercano di sfruttare la fiducia acquisita per fare affari. La contraffazione alimentare – conclude la Coldiretti – è un crimine particolarmente odioso perche si fonda soprattutto sull’inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacita di spesa, sono costretti a risparmiare sul cibo.

Mentre Legambiente chiede “un’etichettatura completa e trasparente dei prodotti e garantire la tracciabilità delle produzioni” Federconsumatori ritiene “la legge dovrebbe sanzionare pesantemente, anche sul piano penale, le aziende che commercializzano prodotti avariati o contraffatti o che comunque utilizzano mezzi e metodi non conformi. Nessuno si è ancora deciso a prendere provvedimenti adeguati ma finché le norme in vigore non verranno inasprite, prevedendo la detenzione ed il ritiro definitivo delle autorizzazioni per i colpevoli, non ci sarà un vero deterrente in grado di porre un freno a questi episodi vergognosi”. Codici, infine, chiede al Ministero di rassicurare i consumatori che nessuno di quei prosciutti sia arrivato sulle tavole degli italiani.