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La decadenza della cartella esattoriale

Diversa dalla prescrizione è la decadenza. Per comprendere come funziona dobbiamo fare un passo indietro.


Quando un’amministrazione avanza un credito da un contribuente e non riesce a riscuoterlo, emette un atto interno, detto ruolo, che dichiara esecutivo: serve per certificare ufficialmente il proprio credito.


Il ruolo, ai sensi dell’art. 10 DPR 602/73, è l’elenco nominativo dei debitori e delle somme da essi dovute formato dall’Ufficio ai fini della riscossione a mezzo del concessionario, ossia l'Agenzia delle Entrate (ex Equitalia sciolta il 1 luglio 2017)


Iscrivere a ruolo significa pertanto inserire nell’elenco il nominativo del debitore e la somma dovuta.


Il ruolo viene poi trasmesso all’agente della riscossione che procede al recupero coattivo delle somme.


Ebbene, tra la data in cui il ruolo viene dichiarato esecutivo e quello della notifica della cartella non devono decorrere più di due anni. Diversamente, il debito va dichiarato estinto per decadenza.


Anche qui però, come per lòa prescrizione, non ci si può limitare a non pagare ma bisogna sempre presentare un ricorso al giudice. 


Giudice competente è il Giudice Ordinario.