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Misure a sostegno degli operatori turistici e della cultura

Il D.L. 28 ottobre 2020, n. 137 (cd. “Decreto Ristori”), pubblicato nella G.U. n. 269 del 28 ottobre 2020, all’art. 5 ha previsto ulteriori misure a sostegno degli operatori turistici e della cultura a causa dell’impatto dell’emergenza da Covid-19 sull’economia del settore e sull’occupazione.


Il comparto turistico è stato tra quelli più duramente colpito dalle rigorose misure di confinamento e di restrizione dei viaggi imposte dalla pandemia da coronavirus. Uno degli effetti immediati della crisi è stato, infatti, il blocco dei flussi turistici. Le perdite subite dal settore sono destinate a perdurare nel tempo, oltre che per le misure restrittive ancora in atto, anche per i timori di contagio che, verosimilmente, limitano i viaggi a scopo turistico anche in un prossimo futuro con una prospettiva di ripresa più lenta rispetto ad altri settori. Tale constatazione ha fatto ritenere necessarie ulteriori azioni di sostegno per non aggravare i pesanti impatti sull’economia del settore, sull’occupazione diretta e sull’indotto.


Di fatto, l’art. 5 del DL Ristori, ha incrementato di 100 milioni il fondo di parte corrente di cui all’art. 89, co. 1, D.L. n. 18/2020, conv. con modif. in L. n. 27/2020.


Il fondo di cui all’art. 182, D.L. n. 34/2020, conv. con modif. in L. n. 77/2020, istituito nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, è incrementato di 400 milioni di euro per l’anno 2020.


Il fondo di cui all’art. 183, co. 2, D.L. n. 34/2020, conv. con modif. in L. n. 77/2020, istituito nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo è incrementato di 50 milioni di euro per l’anno 2020.


Limitatamente ai contratti di acquisto di titoli di accesso per spettacoli dal vivo, le disposizioni di cui all’articolo 88, co. 1 e 2, D.L. n. 18/2020, conv. con modif. In L. n. 27/2020 si applicano fino al 31 gennaio 2021.


Inoltre, il bonus vacanze viene riconosciuto anche per il 2021 per coloro che non ne hanno usufruito nel 2020.