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Scuola: il contributo scolastico è facoltativo e non obbligatorio, come molte scuole vorrebbero far credere

Il contributo scolastico volontario è del tutto facoltativo ed è dunque illegittima la richiesta di quegli istituti che, al momento dell’iscrizione, lo spacciano per obbligatorio.  Numerose segnalazioni giungono, infatti, alla nostra Unione da parte di genitori che ci chiedono se si tratta di una pretesa fondata.

Una circolare del Ministero dell’Istruzione chiarisce bene che: “In ragione dei principi di obbligatorietà e di gratuità, non è consentito richiedere alle famiglie contributi obbligatori di qualsiasi genere o natura per l'espletamento delle attività curriculari e di quelle connesse all'assolvimento dell'obbligo scolastico (fotocopie, materiale didattico o altro), fatti salvi i rimborsi delle spese sostenute per conto delle famiglie medesime (quali ad es: assicurazione individuale degli studenti per RC e infortuni, libretto delle assenze, gite scolastiche, etc.). Eventuali contributi per l'arricchimento dell'offerta culturale e formativa degli alunni possono dunque essere versati dalle famiglie solo ed esclusivamente su base volontaria”.

E’ scorretto, inoltre, che alla richiesta di versamento diretta ai genitori nel caso di mancato pagamento vengono fatte seguire minacce di “trattamenti sfavorevoli” nei confronti dei loro figli o ancor peggio la mancata iscrizione all’anno successivo.

Ricordiamo , dunque, che le tasse obbligatorie sono  riconoscibili, peraltro, perché intestate all’Agenzia delle Entrate e mai alla scuola. Inoltre, per quanto riguarda le famiglie che decidano di contribuire, hanno il diritto di ricevere dalla scuola informazioni specifiche in merito all’utilizzo del versamento e che tale contributo (letteralmente ‘erogazione liberale’) è detraibile nella dichiarazione dei redditi nella misura del 19% (nel rigo E19, codice 31).

Per evitare brutte sorprese consigliamo nel momento in cui si raccolgono informazioni sull’istituto presso il quale si ha intenzione di iscrivere i propri figli, di valutare l’ammontare della somma richiesta in qualità di contributo volontario e quale tipo di attività o spese andrà a coprire tale somma”.

“Coloro che dovessero ravvisare irregolarità -conclude Dona- possono inviarci una mail all’indirizzo info@consumatori.it, indicando nell’oggetto “CONTRIBUTI SCOLASTICI VOLONTARI”.