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Servizi e prodotti non richiesti, vittoria di MDC vs Telecom

Stop all’attivazione di servizi non richiesti e stop alla fornitura  di prodotti non richiesti e fatturati in bolletta: sono comportamenti illegittimi e a definirli tali è stato il Tribunale Civile di Benevento che, con la sentenza n. 1022 del 19 luglio, ha condannato Telecom Italia a risarcire una signora difesa dai legali del Movimento Difesa del Cittadino. Alla vittima in questione era stato fatto recapitare un videotelefono Sirio by Alice mai ordinato e, soprattutto, mai utilizzato poiché richiedeva un collegamento internet ADSL che la donna non possedeva.

Nonostante i reclami, la restituzione del telefono a proprie spese ed una conciliazione presso la Camera di commercio, Telecom Italia, non solo non ha  restituito le somme pagate dalla consumatrice ma, addirittura, ritenendola morosa, le ha staccato la linea interrotta da oltre 3 anni. Il Tribunale, dopo un’approfondita istruttoria, ha confermato le ragioni dell’utente ed ha condannato l’operatore al ripristino della linea, alla restituzione dei ratei del telefono pagati ed alle spese della conciliazione svoltasi innanzi la Camera di Commercio oltre alla penale per l’indebita interruzione.

Per l’avvocato Francesco Luongo responsabile nazionale del Dipartimento Nuove tecnologie e servizi a rete di MDC “la sentenza è importante  poiché, oltre a indurre per il futuro tutti gli operatori telefonici ad essere più cauti e diligenti nell’attivazione dei servizi ai consumatori,  giunge  in un momento assai delicato per gli utenti della telefonia e non solo. Nel 2011 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha accertato la consegna di oltre 15.000 tra telefoni, computer mai richiesti soprattutto nella Regione Campania  (Provv. N. 22451 del 24.05.11). Da alcuni mesi poi l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni  ha avviato un procedimento di revisione della normativa in materia di contratti a distanza”.

“Una deregulation – sottolinea Francesco Luongo – delle attuali garanzie previste per gli utenti che non condividiamo, affatto sopratutto alla luce della nuova Direttiva comunitaria in materia di contratti a distanza n.83/11 valida non solo per la telefonia ma anche per l’energia e che, insieme ad altre associazioni, stiamo sollecitando il  Governo a voler recepire al più presto per una reale tutela dei consumatori”.