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Pressione fiscale, Consumatori: 1157 euro a famiglia

Aumento dell’Iva, Imu sulla prima casa, le accise sulla benzina. La lista delle tasse è lunga ma il concetto chiarissimo. C’è da mettere mano al portafoglio. E neanche poco, visto che – come hanno rilevato Federconsumatori e Adusbef – il peso fiscale nel 2012 sarà pari a 1157 euro a famiglia. “Una vera e propria batosta che si abbatterà sui bilanci delle famiglie” sostengono le Associazioni che non dimenticano anche le sicure ricadute su prezzi e tariffe.

Come dare torto al ministro Corrado Passare che intervenendo oggi ad una trasmissione radiofonica ha detto che “l’ammontare del peso fiscale è molto elevato e non vi è spazio per ulteriori interventi sulla tassazione“? Impossibile, anzi – affermano Federconsumatori e Adusbef – la vera notizia è che “qualcuno del Governo se ne è finalmente accorto”.

Ritornando agli aumenti, e soprattutto alle ricadute indirette sui prezzi e sulle tariffe, le Associazioni tracciano un quadro quanto mai realistico: “La rivalutazione (sia in termini di aliquota, sia in termini catastali) dell’IMU per i locali commerciali, per le aziende e per gli uffici, nonché la reintroduzione di questa imposta sui casolari agricoli, si scaricheranno inevitabilmente sulle tasche dei cittadini, attraverso un aumento di prezzi e tariffe pari a +210 Euro annui. Inoltre le ricadute indirette dell’aumento delle accise sui carburanti determineranno una ricaduta di circa +117 Euro annui sui prezzi di beni e servizi. In questo modo l’ammontare dell’aumento della tassazione e delle sue ricadute raggiungerà quota 1.484 Euro annui a famiglia”.

Dunque, che fare? Scongiurare l’aumento dell’Iva previsto per il prossimo settembre è senz’altro – nelle parole di Federconsumatori e Adusbef – inevitabile. Inoltre, non bisogna sottovalutare la lotta all’evasione fiscale e l’eliminazione di sprechi e inefficienze.

Sull’aumento dell’Iva, il ministro Passera ha dato una speranza spiegando che “l’operazione spending review ha l’obiettivo di evitare un intervento automatico di aumento dell’Iva che non avrebbe effetti positivi sull’economia” concludendo che “ridurre le tasse a quelli che le pagano è un obiettivo che abbiamo ma non è pensabile nel breve periodo. Per abbassare le tasse a chi le paga occorre creare le condizioni affinché tutti le paghino e sostenere la crescita economica per avere più gettito”.